martedì 15 novembre 2016

L'interrogatorio.

Betty era seduta su quella sedia da quasi mezz'ora, con una coperta sulle spalle per scaldarsi e una tazza di tè caldo tra le mani; Conrad era vicino a lei e si erano tenuti per mano per tutto il tempo. Si trovavano accanto alla sala dell'interrogatorio dove si trovava la bambina e stavano aspettando che qualcuno venisse a parlare con loro, ma erano tutti molto presi dalla novità e stavano affrontando con nervosismo ed eccessiva fretta l'evoluzione del caso: era stata chiamata una psichiatra infantile, una certa Brenda Detaux, allo scopo d’interrogare la bimba, e ovviamente anche Maureen, la madre.
Assistettero a tutta la scena: videro arrivare una donnina di un metro e cinquanta con capelli castani lisci tagliati a caschetto, tacchi e un tailleur nero, una valigetta in una mano e un IPhone nell'altra. Il tenente Desauge la accolse dandole due baci sulla guancia, le chiese come stesse e l’accompagnò nella stanza dell'interrogatorio; la bambina era già stata visitata da un pediatra, lavata, cambiata d'abito, idratata e nutrita.

Il tenente Desauge si sedette dinanzi a Betty e la osservò con occhi inquisitori.
 - Sappia che non ho bisogno della sua ramanzina, so di essere nella merda fino al collo, ma ho ritrovato la bambina, e ora deve giurarmi che farete il possibile per ritrovare l'altra. - sbottò Betty, guardandolo fisso negli occhi.

 - Senta stronzetta, ci ha fornito un valido aiuto e per quanto riguarda i suoi problemi con la polizia... ancora non sappiamo come ci comporteremo. Volevo comunicarle qualche informazione sulla bambina ritrovata: è Abigail Bolden, Abby. Secondo il medico era disidratata e malnutrita, oltre che terrorizzata e sotto shock. Non parla, e speriamo che la dottoressa Detaux riesca a farle dire qualcosa che possa rivelarsi utile. E' una vecchia stronza, ma sa fare il suo lavoro. - 

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