Betty era
seduta su quella sedia da quasi mezz'ora, con una coperta sulle spalle per
scaldarsi e una tazza di tè caldo tra le mani; Conrad era vicino a lei e si
erano tenuti per mano per tutto il tempo. Si trovavano accanto alla sala dell'interrogatorio
dove si trovava la bambina e stavano aspettando che qualcuno venisse a parlare
con loro, ma erano tutti molto presi dalla novità e stavano affrontando con
nervosismo ed eccessiva fretta l'evoluzione del caso: era stata chiamata una
psichiatra infantile, una certa Brenda Detaux, allo scopo d’interrogare la
bimba, e ovviamente anche Maureen, la madre.
Assistettero
a tutta la scena: videro arrivare una donnina di un metro e cinquanta con
capelli castani lisci tagliati a caschetto, tacchi e un tailleur nero, una
valigetta in una mano e un IPhone nell'altra. Il tenente Desauge la accolse
dandole due baci sulla guancia, le chiese come stesse e l’accompagnò nella
stanza dell'interrogatorio; la bambina era già stata visitata da un pediatra,
lavata, cambiata d'abito, idratata e nutrita.
Il tenente
Desauge si sedette dinanzi a Betty e la osservò con occhi inquisitori.
- Sappia che non ho bisogno della sua
ramanzina, so di essere nella merda fino al collo, ma ho ritrovato la bambina,
e ora deve giurarmi che farete il possibile per ritrovare l'altra. - sbottò
Betty, guardandolo fisso negli occhi.
- Senta stronzetta, ci ha fornito un valido
aiuto e per quanto riguarda i suoi problemi con la polizia... ancora non
sappiamo come ci comporteremo. Volevo comunicarle qualche informazione sulla
bambina ritrovata: è Abigail Bolden, Abby. Secondo il medico era disidratata e
malnutrita, oltre che terrorizzata e sotto shock. Non parla, e speriamo che la
dottoressa Detaux riesca a farle dire qualcosa che possa rivelarsi utile. E'
una vecchia stronza, ma sa fare il suo lavoro. -
Nessun commento:
Posta un commento