Betty spostò la bottiglia di Whisky dal tavolino di
fronte al divano e la poggiò momentaneamente sul pavimento; s’inginocchiò,
poggiò la borsa sul divano e sfilò
l'elastico: si trattava di quattro fogli A4 che, messi insieme in un
certo ordine, mostravano la rappresentazione di un progetto edile.
Betty fece una smorfia: che si trattasse del
progetto della casa sul lago di George McAvery? No, non poteva essere. Si
trattava di una casa di almeno 80/100 mq e la casa al lago era al massimo 50/60
mq.
Dopo un attimo di sconcerto, cominciò ad analizzare
attentamente quel progetto... era un prospetto molto ben composto, con cucina,
salone e soggiorno, corridoio, camera da letto, bagno e un piccolo stanzino,
tutto intorno un giardino. Non si rese conto di essere rimasta quasi un'ora ad
analizzare attentamente quel progetto, valutando ogni minimo dettaglio, ma non
trovò niente che potesse aiutarla a portare avanti il caso; improvvisamente
cominciò a squillare il suo telefonino e questo la destò da tutti quei
pensieri. Rispose senza nemmeno guardare chi fosse.
- Pronto? -
- Betty?
Allora sei viva! - Era Alice e Betty fu ben felice di sentirla. Si alzò e si
mise seduta sul divano.
- Ciao
Alice, sì... sto bene -
- Si può
sapere che fine hai fatto? Ero preoccupata... non starai ancora dando la caccia
a McAvery? - Domandò Alice con un pizzico d'ironia.
- Beh, sto
dando una mano alla polizia, diciamo... -
- In che
senso? Hai scoperto qualcosa? -
- Non posso
parlartene... ci sarà una conferenza stampa a breve e scoprirai tutto. -
- Non ho
tempo di star dietro a fatti di cronaca, tesoro. Però puoi anticiparmi
qualcosa... -
- Non posso,
Alice! Posso solo dirti che finalmente la polizia sta focalizzando le indagini
su di lui per vari motivi... dovrei rimanerne fuori, ma ogni giorno che passa
scopro cose sempre più interessanti...
Brano tratto da "La cacciatrice" di Roberta Marongiu.
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