giovedì 17 novembre 2016

In direzione Hammond.

Betty sbadigliò per l'ennesima volta ed accese l'autoradio; aveva dormito pesantemente per tutta la notte, ma sentiva gli occhi gonfi e pesanti. Non riusciva più a smaltire le sbornie come un tempo, sentiva ancora gli effetti della sera precedente. L'orologio digitale sul cruscotto segnava le sei e quarantuno minuti e stava guidando in direzione Hammond.
A quell’ora la strada era deserta, ed il Mississipi pareva un enorme mare che tutto inghiottiva e niente restituiva. Betty ricordava i tanti bei momenti trascorsi sulle sue sponde, ma in quel momento ripensò al terribile urgano che aveva devastato la città uccidendo centinaia di persone. Quei giorni dovevano essere stati un Inferno. In quel periodo lei aveva soltanto quindici anni e viveva a Brooklyn insieme ai suoi genitori, ma non avrebbe mai dimenticato le immagini viste alla televisione.
Betty percorreva Sanders avenue; parcheggiò nel marciapiede dinanzi a quella che doveva essere l'abitazione di John e rimase seduta per  qualche minuto, spense la radio, prese la sua borsa e si avviò verso la casa.
Osservò la porta per qualche secondo, poi alzò un braccio pronta a bussare, ma proprio in quel momento la porta si spalancò: davanti a lei c'era un uomo oltre i quaranta, quasi pelato, un po' panciuto, con una dozzinale tuta da ginnastica. John la osservò un po' allarmato, tentando sicuramente di ricordarsi dove aveva già visto quel viso, mentre lei sorrideva con imbarazzo.


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