Un risveglio non
proprio dei migliori, pensò sbuffando Betty Smith: sveglia e telefonino
suonavano insieme sul suo comodino, e producevano un suono talmente fastidioso
che probabilmente avrebbe risvegliato i morti. La notte precedente Betty aveva
esagerato, le faceva male la testa, ed aveva un sapore amaro in bocca.
I suoi occhi erano
ancora chiusi, allungò così una mano e spense la sveglia, dopodiché prese il
telefonino e controllò chi la stesse chiamando: era la sua amica ed ex collega
di corso, Alice.
“Che c'è?” Rispose,
mentre accendeva una sigaretta.
”Scusa, ma è
importante. Hai letto il giornale?”
“No, dormivo...”
”Bene, allora vieni
al bar. Mi troverai lì.”
”Ma perché
telefonarmi così presto solo per questo?”
”E' troppo
importante!”
”Va bene, a dopo.”
Betty Smith aveva
venticinque anni, e un anno prima aveva conseguito l'abilitazione per
giornalista, abitava a New Orleans e lavorava in un piccolo giornale locale.
A distanza di sei
mesi dall'inizio del lavoro, Betty aveva scritto solo articoli mediocri e poco
interessanti, come la cronaca di qualche festa, oppure banalissima cronaca
locale. Solo Alice, una delle sue migliori amiche nonché ex collega di corso,
sapeva che Betty aspettava con ansia l'illuminazione,
l'evento clou che avrebbe
favorito un articolo da prima pagina. Anche Alice abitava a New Orleans, ma
lavorava per conto di una rivista molto più importante del NewS Orleans: Vogue, articoli su nuove tendenze, makeup e mondo della moda.
Betty era single e
viveva in affitto in un piccolo appartamento al quarto piano, lontana dal
centro; il NewS Orleans le pagava dieci dollari ad articolo, ma se avesse
scritto un articolo sensazionale, i più importanti giornali della città
avrebbero fatto la fila per assumerla.
Infine, dopo
numerosi ripensamenti, si alzò con fatica dal letto. Quando entrò al Cafè Gedde,
il ragazzo dagli occhi neri la guardò, abbassando immediatamente lo sguardo.
Betty non dava attenzione a quelle occhiate, l'ultima cosa a cui pensava in
quel periodo era un fidanzato, l’ultimo che aveva avuto era un artista
piuttosto schizzato, e per un po’ desiderava solo e soltanto tranquillità.
Si avvicinò al
bancone, chiese un caffè e andò a sedersi ad un tavolo nel fondo della sala, su
cui c'era una copia del giornale che faceva concorrenza al NewS Orleans.
Alice era già
seduta e la fissava con un sorrisino malizioso tra le labbra.
”Ciao Alice, sei
arrivata in fretta.” commentò Betty.
”Quando ti ho
telefonato ero seduta in macchina, sapevo che ci avresti messo poco...”
”Desideri
qualcosa?”
”Ho già bevuto il
mio caffè, leggi l'articolo.” Rispose l’amica, sfogliando il giornale sino a
pagina sette. Sulla prima pagina del giornale si parlava di un ennesimo
omicidio, compiuto nelle oscure strade di New Orleans. Tuttavia Betty non lesse
l’articolo, e sfogliò proprio sino a pagina sette. Tuttavia, in quel preciso
momento arrivò il ragazzo dagli occhi neri e poggiò il caffè di Betty, che
ringraziò.
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