giovedì 17 novembre 2016

Il primo giorno.

Un risveglio non proprio dei migliori, pensò sbuffando Betty Smith: sveglia e telefonino suonavano insieme sul suo comodino, e producevano un suono talmente fastidioso che probabilmente avrebbe risvegliato i morti. La notte precedente Betty aveva esagerato, le faceva male la testa, ed aveva un sapore amaro in bocca.
I suoi occhi erano ancora chiusi, allungò così una mano e spense la sveglia, dopodiché prese il telefonino e controllò chi la stesse chiamando: era la sua amica ed ex collega di corso, Alice.
“Che c'è?” Rispose, mentre accendeva una sigaretta.
”Scusa, ma è importante. Hai letto il giornale?”
“No, dormivo...”
”Bene, allora vieni al bar. Mi troverai lì.”
”Ma perché telefonarmi così presto solo per questo?”
”E' troppo importante!”
”Va bene, a dopo.”
 Betty Smith aveva venticinque anni, e un anno prima aveva conseguito l'abilitazione per giornalista, abitava a New Orleans e lavorava in un piccolo giornale locale.
A distanza di sei mesi dall'inizio del lavoro, Betty aveva scritto solo articoli mediocri e poco interessanti, come la cronaca di qualche festa, oppure banalissima cronaca locale. Solo Alice, una delle sue migliori amiche nonché ex collega di corso, sapeva che Betty aspettava con ansia l'illuminazione, l'evento clou che avrebbe favorito un articolo da prima pagina. Anche Alice abitava a New Orleans, ma lavorava per conto di una rivista molto più importante del NewS Orleans: Vogue, articoli su nuove tendenze, makeup e mondo della moda.
Betty era single e viveva in affitto in un piccolo appartamento al quarto piano, lontana dal centro; il NewS Orleans le pagava dieci dollari ad articolo, ma se avesse scritto un articolo sensazionale, i più importanti giornali della città avrebbero fatto la fila per assumerla.
 Infine, dopo numerosi ripensamenti, si alzò con fatica dal letto. Quando entrò al Cafè Gedde, il ragazzo dagli occhi neri la guardò, abbassando immediatamente lo sguardo. Betty non dava attenzione a quelle occhiate, l'ultima cosa a cui pensava in quel periodo era un fidanzato, l’ultimo che aveva avuto era un artista piuttosto schizzato, e per un po’ desiderava solo e soltanto tranquillità.
Si avvicinò al bancone, chiese un caffè e andò a sedersi ad un tavolo nel fondo della sala, su cui c'era una copia del giornale che faceva concorrenza al NewS Orleans.
 Alice era già seduta e la fissava con un sorrisino malizioso tra le labbra.
”Ciao Alice, sei arrivata in fretta.” commentò Betty.
”Quando ti ho telefonato ero seduta in macchina, sapevo che ci avresti messo poco...”
”Desideri qualcosa?”
”Ho già bevuto il mio caffè, leggi l'articolo.” Rispose l’amica, sfogliando il giornale sino a pagina sette. Sulla prima pagina del giornale si parlava di un ennesimo omicidio, compiuto nelle oscure strade di New Orleans. Tuttavia Betty non lesse l’articolo, e sfogliò proprio sino a pagina sette. Tuttavia, in quel preciso momento arrivò il ragazzo dagli occhi neri e poggiò il caffè di Betty, che ringraziò.

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