giovedì 17 novembre 2016

Un ricordo perso nella nebbia


Betty spalancò la bocca: ricordava benissimo quel giorno ma quei particolari li aveva rimossi a causa della colossale sbronza. La ricordava, perché nei giorni successivi aveva vomitato l’anima, una cosa orribile... Tuttavia non ripensava a quella serata da anni, aveva qualche ricordo sbiadito, poi il nulla.
“John... continua.”
“Alice ti accompagnava dappertutto, ma quella volta no, perché era troppo ubriaca anche lei, e così... tu sei tornata circa mezz'ora dopo in lacrime dicendo che, insomma, hai raccontato farfugliato qualcosa su George, abbiamo capito che ti aveva messo le mani addosso. Insomma. Lui aveva tentato di baciarti, insomma, alle feste queste cose possono capitare. Tuttavia George non era ubriaco, e scomparve... la cosa ci fece sospettare che aveva tentato di farti qualcosa... insomma... di molto spiacevole.”
Il cuore di Betty cominciò a battere più forte: come diavolo faceva a non ricordare niente? John sembrava dispiaciuto e scioccato quanto lei; pensava e ripensava a quanto aveva sentito, ma non riusciva proprio a far riemergere quel fatto dai suoi ricordi. Purtroppo le accadeva spesso, quando beveva, il suo cervello andava in tilt.
“Betty... tutto bene?”
 “Secondo te ha cercato di violentarmi?”
“Purtroppo non lo posso sapere. Soltanto tu, o lui, potete conoscere i fatti. Tuttavia, il fatto che tu fossi uno straccio, e lui sobrio... il fatto di non essersi fatto più vedere...”
“Quindi Alice non sa nulla?”
“Io e Charlie non siamo andati a raccontarlo, di questo puoi essere sicura.”
“Sì, ma cos'è successo dopo? I giorni successivi?”
“La festa è proseguita ma tu hai voluto che Charlie ti riaccompagnasse a casa, non hai salutato nemmeno Alice, sono stato io ad avvisarla che eri voluta rientrare perché non stavi troppo bene. George non è tornato a lezione, e dopo tre settimane mi ha telefonato per farmi sapere che si era ritirato ufficialmente...”

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