Betty spalancò la
bocca: ricordava benissimo quel giorno ma quei particolari li aveva rimossi a
causa della colossale sbronza. La ricordava, perché nei giorni successivi aveva
vomitato l’anima, una cosa orribile... Tuttavia non ripensava a quella serata
da anni, aveva qualche ricordo sbiadito, poi il nulla.
“John... continua.”
“Alice ti
accompagnava dappertutto, ma quella volta no, perché era troppo ubriaca anche
lei, e così... tu sei tornata circa mezz'ora dopo in lacrime dicendo che,
insomma, hai raccontato farfugliato qualcosa su George, abbiamo capito che ti aveva
messo le mani addosso. Insomma. Lui aveva tentato di baciarti, insomma, alle feste
queste cose possono capitare. Tuttavia George non era ubriaco, e scomparve... la
cosa ci fece sospettare che aveva tentato di farti qualcosa... insomma... di molto
spiacevole.”
Il cuore di Betty
cominciò a battere più forte: come diavolo faceva a non ricordare niente? John
sembrava dispiaciuto e scioccato quanto lei; pensava e ripensava a quanto aveva
sentito, ma non riusciva proprio a far riemergere quel fatto dai suoi ricordi. Purtroppo
le accadeva spesso, quando beveva, il suo cervello andava in tilt.
“Betty... tutto bene?”
“Secondo te ha cercato
di violentarmi?”
“Purtroppo non lo posso
sapere. Soltanto tu, o lui, potete conoscere i fatti. Tuttavia, il fatto che tu
fossi uno straccio, e lui sobrio... il fatto di non essersi fatto più vedere...”
“Quindi Alice non
sa nulla?”
“Io e Charlie non
siamo andati a raccontarlo, di questo puoi essere sicura.”
“Sì, ma cos'è
successo dopo? I giorni successivi?”
“La festa è
proseguita ma tu hai voluto che Charlie ti riaccompagnasse a casa, non hai
salutato nemmeno Alice, sono stato io ad avvisarla che eri voluta rientrare perché
non stavi troppo bene. George non è tornato a lezione, e dopo tre settimane mi
ha telefonato per farmi sapere che si era ritirato ufficialmente...”
Nessun commento:
Posta un commento